Polo chirurgico potenziato grazie a Zignago Holding

Garantire maggior sicurezza ai pazienti, migliorare le performance degli interventi chirurgici e aiutare le attività dei reparti ordinari. Sono i tre obiettivi della Recovery Room, la nuova struttura annessa al blocco operatorio dell’ospedale di Portogruaro, realizzata in soli 5 mesi grazie alla donazione di 1 milione di euro da parte di Zignago Holding e inaugurata ieri alla presenza, tra gli altri, del Presidente della Società, Stefano Marzotto, e del commissario dell’Ulss 4, Carlo Bramezza. A spiegare le caratteristiche di questo nuovo servizio il direttore del Dipartimento di Area Critica, Fabio Toffoletto, collegato a video dagli ambienti sterili della Recovery Room con i colleghi dell’ospedale. “Il blocco operatorio, dove trovano posto macchinari ad alta tecnologia – ha spiegato Toffoletto – è il fulcro di tutto l’ospedale. Se consideriamo che il costo orario di una sala operatoria va dai 1.800 ai 2.000 euro a seconda del tipo di intervento, è chiaro che tutte le modifiche strutturali che consentono di contrarre al massimo i tempi sono garanzia di efficienza. La Recovery Room, sala del risveglio collegata alle sale operatorie, – ha aggiunto – consente proprio di ottimizzare l’attività, di seguire i pazienti che nella fase post operatoria necessitano di un continuo monitoraggio dei parametri vitali e di alleggerire il carico dei reparti ordinari, che possono così gestire il risveglio di un paziente di rientro da un intervento sveglio e con dolore controllato”. Recovery Room Ospedale Portogruaro

IL NUOVO REPARTO

Si aggiunge alla terapia intensiva da 10 posti letto ed è dotato di 7 letti con monitor per il controllo dei parametri vitali, lampade chirurgiche, ventilatori polmonari, defibrillatori e una consolle di controllo.
“Eravamo in piena pandemia, in aprile – ha raccontato Bramezza – quando ho ricevuto la proposta da parte della famiglia Marzotto di realizzare qualcosa per l’ospedale di Portogruaro. Abbiamo colto subito la disponibilità e ci siamo attivati per realizzare un servizio importante e necessario, che confermasse Portogruaro quale polo chirurgico del Veneto orientale. In questo ospedale, su cui sono stati fatti importanti investimenti come l’acquisizione del robot Da Vinci, stanno arrivando tanti giocani a imparare, a conferma della crescita qualitativa della struttura”.

Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco Florio Favero che, oltre ad aver ringraziato l’Ulss e la famiglia Marzotto, ha ricordato “come siano proprio i momenti di crisi che consentono di creare e cogliere le migliori opportunità”. Presente alla cerimonia anche la presidente della Quinta Commissione regionale Sanità, Sonia Brescacin. “Da questa giornata – ha detto – esce un messaggio molto positivo, soprattutto per il periodo storico che stiamo vivendo”.
Il governatore Zaia ha voluto inviare un videomessaggio per ringraziare la famiglia Marzotto.

IL BENEFATTORE

“Solo se si lavora in squadra – ha commentato Stefano Marzotto, ricordando che al progetto hanno creduto subito la cantina Santa Margherita,la Zignago vetro e Zignago Power – si possono raggiungere questi obiettivi. Servono i soldi ma servono soprattutto le idee chiare e le persone giuste. Abbiamo dato la nostra di psonibilità per fare qualcosa per il territorio e ci hanno presentato un progetto che ci ha subito entusiasmato.

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